| Massimo Fuser - Genius@Work | 21-06-2018
20.06.18 L’European Parliament Legal Committee con 14 voti a favore, 9 contrari e 2 astenuti, avvia i negoziati con il consiglio per la EU-Copyright reform.
Gli articoli in questione sono:
Art. 11 – Link tax
Art. 13 – Censorship machine
Dopo aver letto questa noiosa introduzione ti chiederai, a me cosa me ne importa?
Fidati, in quanto utente del web nella comunità europea, l’argomento ti interessa più di quanto tu possa immaginare.
Di seguito riassumo le tematiche trattate dagli articoli in questione.
L’articolo 11, definito dai più #linktax, si propone di dettare le linee guida per la condivisione da parte di un utente di un contenuto presente nel web.
Facciamo un esempio, hai letto in un quotidiano online un articolo molto interessante che vorresti condividere in un social network. Con l’entrata in vigore dell’art.11, non è scontato che tu possa portare a termine questa azione.
L’articolo 13, ormai identificato come #censorshipmachine, prende in causa tutti i contenuti protetti da copyright, i quali non potranno essere riutilizzati previo pagamento dei diritti.
Beh che novità è questa? Invece lo è, utilizziamo come sempre un esempio per far luce.
Hai mai visto un meme come questo?
Si, ne sono certo, alcuni sono molto divertenti e di sicuro ti hanno strappato un sorriso.
L’articolo 13 permetterà la realizzazione e la diffusione di contenuti come questi solo previo pagamento, in quanto l’immagine è sicuramente protetta da diritti d’autore.
Ho citato questi esempi perchè sono relativi ad azioni comuni, quasi quotidiane. Da tener presente che la gamma di contenuti presi in considerazione da questi articoli è molto ampia.
E chi sarà responsabile della pubblicazione dei contenuti? Le piattaforme, come i social network per intenderci.
Allora ad un utente cosa importa, mica incorre in sanzioni.
Attenzione questo è un aspetto molto importante da tenere in considerazione. Evidentemente queste piattaforme filtreranno i contenuti con degli automatismi, non penserai mica vi sia una persona dedicata ad ogni utente che controlla quanto viene pubblicato.
Cosa può succedere quando si realizzano dei filtri automatici? Che siano concepiti in maniera tale da tutelare soprattutto la piattaforma in cui sono pubblicati e condivisi i contenuti. Quindi per qualche motivo, l’algoritmo potrebbe essere troppo restrittivo e non permettere la diffusione di contenuti scritti di nostro pugno come questo articolo, ad esempio. Almeno fino a quando non se ne dimostri la proprietà.
La questione nasce, a quanto sembra, proprio da qui. Dal fatto che queste grandi piattaforme si arricchiscono con materiale non prodotto da loro, sfruttando le interazioni dei propri utenti.
C’è quindi chi ritiene che debbano essere pagati i diritti d’autore per poter utilizzare un contenuto realizzato da altri.
La domanda che mi faccio a questo punto è, per molti autori la pubblicazione su larga scala possibile grazie a queste grosse piattaforme, non è più redditizia di un pagamento dei diritti d’autore?
A scontrarsi su queste argomentazioni vi sono principalmente due euro deputati, inserisco anche i link al loro profilo, per maggiori informazioni:
Axel Voss, che si schiera a favore dell’entrata in vigore degli art.11 e art.13, ritiene che vi saranno benefici per cittadini ed editori.
http://www.europarl.europa.eu/meps/en/96761/AXEL_VOSS_home.html
Invece Julia Reda, crede che soprattutto i piccoli autori, che utilizzano molto queste piattaforme per diffondere i loro contenuti, saranno penalizzati. E che la conoscenza cresce quando condivisa.
http://www.europarl.europa.eu/meps/en/124816/JULIA_REDA_home.html
Entrambi sono stati intervistati da TNW (The Next Web), una società che dal 2006 si occupa di nuove tecnologie, sono diventati in punto di riferimento in questo settore da quanto è stato pubblicato il loro blog nel 2008.
Per questo motivo metto a tua disposizione il link alla loro intervista:
https://thenextweb.com/eu/2018/06/19/the-eus-disastrous-copyright-reform-explained/
a seguire altri contenuti informativi molto interessanti che ti invito a leggere:
https://thenextweb.com/eu/2018/06/20/eu-votes-for-censorship-machines-and-link-tax-what-now/
Non entro in merito a quello che potrebbe essere un altro grande interrogativo, la libertà di espressione nel web. L’argomento è evidentemente troppo delicato per affrontarlo in un blog come il nostro.
Come sempre mi auguro di averti dato qualche informazione utile, ogni tuo commento sarà gradito.
Con la speranza di essere ancora in tempo perché questo articolo venga pubblicato, senza incorrere in qualche nuova forma di cexxura.
Continua a visitare il nostro sito web, sono sicuro troverai interresanti informazioni.
Dario Barbon
Genius@Work