Partiamo da una semplice riflessione, quando cerchi qualcosa sul web cosa utilizzi? Te la diamo noi la risposta, Google.
E quante pagine di Google sfogli? Ti risparmiamo ancora una volta la fatica della risposta, visto che ne sfogli 2, al massimo 3. Quasi sempre ti fermi alla prima.
Questa breve premessa per farti capire quanto sia importante comparire nelle prime posizioni delle ricerche effettuate su Google.
Per ottenere questo risultato è necessario applicare una strategia SEM (Search engine marketing), nello specifico è possibile puntare ad ottenere la migliore posizione per ricerche legate ad una parola chiave (SEO), oppure puntare su inserzioni a pagamento (SEA) che, se concepite con criterio e qualità, appariranno nella parte alta della pagina ricerche.
Concentriamoci per ora sul SEO, la ricerca legata alle parole chiave, definita tecnicamente ricerca organica.
Soddisfare gli utenti, questo è lo scopo dei motori di ricerca, di Google nello specifico. Ma quando un utente fa una ricerca (Query), è sempre così chiara e non lascia spazio ad interpretazioni?
No ve lo assicuriamo.
Provate a cercare grillo, sicuri che tra i primi risultati compaia l’insetto?
Perché ti dico questo, per farti capire che gli algoritmi di Google in continua evoluzione, premiano i siti web che accontentano l’utente.
Se in un determinato periodo le persone che digitano grillo cercano informazioni sul politico italiano, è probabile che il suo sito web o gli argomenti che lo riguardano, abbiano la precedenza rispetto all’insetto.
Intraprendere una strategia SEO equivale ad una corsa a tappe, può durare a lungo. Durante lo svolgimento bisogna studiare anche gli avversari e in qualche caso cambiare tattica.
Importante non perdere d’occhio però l’obbiettivo, i contenuti devono si accontentare gli algoritmi del motore di ricerca, ma soprattutto devo rispondere alla domanda che fa l’utente, che soddisfatto, continuerà a navigare nel nostro sito web.
Le attività SEO sono veramente molte e vanno studiate caso per caso, non è sufficiente intercettare le ricerche degli utenti o riempire i contenuti di testo del sito web di parole chiave (Keyword).
I fattori che influenzano il posizionamento nel motore di ricerca, vanno dalla struttura di realizzazione del sito web sino alla sua velocità, passando per molti altri fattori.
Tutto quello che riguarda il SEO fa parte di quella che è definita, ricerca organica. Come detto il fattore di ranking nel motore di ricerca non è influenzata da un pagamento a differenza di quanto succede per un metodo SEA
Ci sono parecchie differenze tra SEO e SEA, la più rilevante è che accedere ad una strategia SEA è necessario effettuare un pagamento per realizzare delle inserzioni, il costo viene normalmente quantificato per ogni click sull’annuncio.
Conosco già una delle domande che ti stai facendo.
A questo punto non conviene, al posto di una lunga strategia SEO, insistere con inserzioni a pagamento?
La risposta è semplice, il SEO non esclude la SEA anzi, in una strategia di web marketing efficace le due cose vanno di pari passo.
Ma affrontiamo l’argomento di questo capitolo, in una strategia SEA è sufficiente pagare per essere i primi nei risultati dei motori di ricerca?
Anche qui la risposta è semplice no, a meno che tu non sia Amazon con a disposizione budget quasi illimitati.
Parliamo di Google Ads, quello che poco tempo fa si chiamava Google Adwords.
In questo caso le parole chiavi che l’utente digita nel motore di ricerca hanno un’importanza maggiore. Ma non sono assolutamente l’unica cosa da tenere in considerazione.
La qualità dell’annuncio, che insieme al budget messo a disposizione determina il posizionamento, è influenzata anche dal contenuto di destinazione, al quale si accede una volta effettuato il click.
Una pagina di atterraggio (landing page) realizzata con criteri di web marketing, verrà sicuramente premiata rispetto ad una comune pagina del sito web.
Qualcosa in più sicuramente hai capito, ma non hai ancora chiaro quanto costa un annuncio.
La risposta, in questo caso, non te la possiamo subito, la previsione di costi è basata sull’analisi di fattori come il costo per click (CPC) delle keyword selezionate.
Ti è sicuramente capitato, durante le tue ricerche su Google, di vedere tra i risultati una mini presentazione dell’azienda che cercavi.
Hai visto qualche immagine, l’indirizzo degli uffici e riferimenti web e magari anche gli orari di apertura e chiusura.
Bene, si tratta di Google My Business.
Strumento che non è fine a se stesso, infatti attraverso questo strumento forniamo utili informazioni al motore di ricerca. Tutto questo è utile soprattutto nel caso di attività locali.
In questo caso per Google è molto più semplice identificare dove si trova l’attività.
Se cerco un idraulico, Google come risultati vuole proporti gli idraulici vicino alla zona in cui sei geolocalizzato. Per questo è meglio aiutare il motore di ricerca nel suo lavoro, avrà di sicuro un occhio di riguardo.
Ma torniamo a quanto già accennato nella pagina relativa al digital marketing, al valore aggiunto che il web da rispetto ad altri canali pubblicitari. La misurabilità.
E cosa è possibile utilizzare per fare web analytics?
Uno degli strumenti più importanti è Google Analytics. Utile per verificare e misurare i dati inerenti alle visite di un sito web.
L’installazione di Google Analytics all’interno del proprio sito web, permette a chi si occupa della strategia di web marketing, di basarsi su fonti certe.
Come si comportano gli utenti navigando nel sito web, da dove si connettono, quali canali utilizzano per accedervi, quali sono le pagine più visitate. Questi sono solo una piccola percentuale dei dati che Google Analytics mette a disposizione.
E’ ovvio che l’utilizzo dello strumento e l’interpretazione dei dati diventa efficace se fatta da esperti del settore, attività per la quale Genius@Work si propone.
Perchè sprecare budget, mirando ad un target sbagliato, quando si ha la possibilità di utilizzare questi strumenti?
Come detto possiamo verificare i canali tramite i quali il pubblico arriva al nostro sito web. Perché quindi non utilizzare Google Analytics per analizzare i risultati di una campagna di e-mail marketing?
L’e-mail marketing è uno dei metodi di web marketing più utilizzati. E’ vero, sono il primo a dire che siamo tempestati di e-mail e molte volte nemmeno le prendiamo in considerazione.
Ma facciamo un esempio.
Sei proprietario di un e-commerce, uno degli utenti, registrati nel sito web, sta per concludere un acquisto ma si ferma al carrello, senza procedere con la transazione economica.
Perché non ricordargli dopo qualche giorno, che ha ancora dei prodotti nel carrello e magari incentivarlo all’acquisto proponendogli un piccolo sconto esclusivo e con scadenza a breve periodo?
Ti assicuro che questo tipo di e-mail sono molto efficaci.
Tutto ciò si può applicare con l’e-mail marketing, quanto descritto non deve essere un processo manuale. Sarebbe veramente troppo oneroso e impegnativo.
I processi di e-mail marketing devono essere progettati per ottenere un efficiente automatismo.
Una mailing list utilizzabile per azioni di marketing è alla base di tutto, i contenuti le tempistiche e il target a cui è indirizzata la strategia di e-mail marketing, completano il tutto.
Tramite l’utilizzo di strumenti software Genius@Work realizza attività di e-mail marketing per i clienti che lo richiedono. Sei interessato? Non esitare a contattarci.
Come detto, molte e-mail sono scartate senza nemmeno essere aperte. In qualche caso perché il messaggio che ci arriva tramite posta evidentemente non incuriosisce o emoziona.
Per evitare che questo succeda e per tutte le realizzazioni web, è indispensabile che siamo applicati concetti di copywriting.
Cosa si intende per copywriting o copywrite. Non è altro che la capacità di realizzare contenuti di testo finalizzati a convincere l’utente ad ottenere l’obbiettivo che ci siamo prefissati.
Nel caso del web non è possibile utilizzare le stesse tecniche utilizzate per altri canali pubblicitari.
E’ facile capire per chiunque che leggere le notizie su un quotidiano cartaceo non è la stessa cosa che leggerle dallo smartphone.
Il copywrite deve tenere in considerazione i mezzi utilizzati, si tratta di carta o di un monitor?
E’ giusto dire che le regole fondamentali della scrittura non vengono modificate, ad esempio la grammatica è sempre la stessa.
Devono essere considerati valori come la soglia di attenzione, tutti noi siamo abituati a trovare nel web una risposta immediata. Attrarre l’attenzione con contenuti testuali persuasivi e ubicarli nella giusta posizione è compito del copywriting.
La scrittura nel web non deve considerare solo gli esseri umani come utenti. I motori di ricerca sono utenti altrettanto importanti.
Le scansioni che un motore di ricerca come Google fa nel sito web, permette di identificarne l’identità e di conseguenza darne un valore. Vi sono delle regole da rispettare nel copywrite perché i motori di ricerca siano, soddisfatti.
Vi sono ulteriori differenze nel copywriting per il web, scrivere per un sito o per un blog non è la stessa cosa. Lo stile nel blog è sicuramente più personale e meno vincolato a regole.
Altra cosa ancora scrivere nei social media o per delle newsletter.
Hai già capito che chi si occupa di copywrite ha un ruolo strategico. In Genius@work diamo molta importanza a questo aspetto, informare il nostro cliente è uno delle nostre prime preoccupazioni, aiutarlo per raggiungere il risultato voluto, il nostro scopo.
E’ chiaro che l’argomento copywrite non si conclude con questo capitolo, di sicuro lo approfondiremo nel nostro blog dove parleremo di USP, PAY-OFF, headline, body e di CTA.
Ecco le CTA (call to action), un termine che forse già conosci, considerato che sta entrando sempre di più nel linguaggio comune.
Le CTA sono un elemento molto importante del copywrite, si trovano facilmente nelle landing page.
Anche landing page è un termine sempre più in voga, fino ad abusarne e a confonderne il significato.
In questo caso parliamo di langing page progettate per convertire l’utente. Per raggiungere l’obbiettivo voluto.
La landing page deve rispettare dei canoni ben precisi, ne citiamo alcuni. Le informazioni fornite devono convincere l’utente, rispondere alle domande che potrebbe porsi, per mezzo di un linguaggio semplice e comprensibile.
La struttura di una landing page deve avere al suo interno un form di contatto per permettere all’utente di registrarsi, la CTA (call to action) che permetterà di raggiungere il nostro obbiettivo e se possibile dei testimonial che certifichino la bontà del nostro prodotto o servizio.
In una landing page ben progettata l’utente non deve avere distrazioni, non è quindi prevista la possibilità di raggiungere facilmente altre parti del sito web. L’attenzione deve essere calamitata nella pagina in oggetto.
E’ frequente l’utilizzo di stimoli psicologici nelle landing page, ad esempio far capire che il problema dell’utente è anche il tuo, che conosci lo stato in cui si trova perché anche tu l’hai vissuto.